Cronaca di un evento

Lo avevo annunciato nel post Tutte le ragioni di un nome: il 12 Maggio a Portoferraio, centro strategico dell’Isola d’Elba, ho presentato Come una piuma, davanti a una platea affollata.

Anche se un po’ in ritardo, per problemi di connessione internet, riporto per scritto una giornata che già occupa un posto privilegiato nei ricordi della mia vita.  Fin dal mattino le emozioni si sono rincorse a ritmo forsennato. Ma andiamo per ordine.

Cronaca di un evento

Ore 8 Sveglia e colazione in uno stato di intorpidimento mentale. Divento man mano consapevole che, questione di ore, dovrò affrontare qualcosa di sconosciuto e smisurato per me. L’effetto è una  trance improduttiva.

Ore 13 Pasto frugale e svogliato mentre mi sforzo di fissare mentalmente alcune frasi che mi serviranno in caso di black out.  Una cosa mi è chiara: niente e nessuno potrà fermare il tempo, l’evento sembra ineluttabile. 

Ore 15 Mi getto in una frenetica attività manuale, pulendo a fondo qualsiasi cosa mi capiti a tiro per sfogare l’inquietudine. Il tempo inesorabilmente si assottiglia.

Ore 17: Telefonata di Licia Baldi, la madrina dell’evento. Un saluto, un reciproco in bocca al lupo.  A meno di una catastrofe, non si può più tornare indietro.

Ore 18 Arrivo a Portoferraio con i familiari al seguito più nervosi di me. Sulla banchina del porto, davanti al palazzo dell’evento, un’enorme nave da crociera riempie la visuale. Il sole è ancora caldo. Nella sala le ragazze dell’Associazione Diversamente sani onlus mi aspettano. Colgo sui loro visi lampi di apprensione. Stranamente, a dispetto dai brividi che mi attraversano di tanto in tanto, dentro di me è calata una calma inaspettata. Posso gestire le mie emozioni e ciò mi tranquillizza. O forse è solo incoscienza.

Ore 18,30 Tutto è pronto, non sono sola. Ho tre angeli custodi al mio fianco: Federico Regini, scrittore e fondatore dell’associazione culturale Elba D’Autore che introduce la serata; Edy Papi, presidentessa di Diversamente Sani, per ricordare il laboratorio di scrittura creativa per malati oncologici da me tenuto; Licia Baldi, la mia professoressa di lettere antiche con cui ho mantenuto negli anni un rapporto di affetto. Oltre ai suoi meriti professionali, Licia è una donna che ha speso gran parte della sua vita agli altri, dirige corsi di scuola superiore per i carcerati e ha fondato un’organizzazione per assicurare ospitalità alle loro famiglie.

Ore 19 Prendo la parola. Parto dai ringraziamenti, un inizio insolito, me ne rendo conto. Ma mi sento talmente grata all’Associazione, a quelli che si sono adoperati per l’evento e ai presenti, che non posso attendere la fine.

Rompo il ghiaccio. Da lì in avanti rispondo con scioltezza alle domande di Federico sui  temi del libro, dall’ambientazione ai personaggi. Lascio il microfono a Licia Baldi. Ha l’incarico di recensire Come una piuma, compito  che riempie con passione e verve intellettuale.

Ore 20 Nella sala volano le emozione all’altezza del cuore, sono molti i presenti che si trattengono fino all’ultimo. Osservo i loro volti attenti, partecipi, persino commossi. Il pubblico è incuriosito dalla recensione dettagliata di Licia, mormora, vuole saperne di più e non manca qualche domanda.

A fine serata sciolgo finalmente la tensione lasciandomi andare a lunghi abbracci. Durante il buffet di ringraziamento avvicino ciascuno degli intervenuti lasciando una dedica personalizzata sulle copie acquistate. Il pensiero corre grato a Elena Ferro per i consigli preziosi a proposito.

Considerazioni finali. Osservo il mio libro tra le mani dei partecipanti.  Immagino che qualcuno di loro presto lo leggerà. Gli piacerà? Rimarrà deluso? Un velo di tristezza: ci siamo, è il momento del distacco dal mio libro.  Per quanto doloroso, capisco che è assolutamente necessario. 

Sabato 12 sembra già lontano, eppure ci vorrà ancora del tempo per metabolizzare tutte le sensazioni vissute. Gli effetti  di quel giorno rivivono in me e l’eco non si è ancora spenta. 

Grazie anche a voi  amici lettori perché, anche se lontani, ho sentito accanto a me la vostra presenza.

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Pubblicato da Maura Puccini

La gente che piace a me si trova sempre sparsa qua e là; sono dei solitari... solo che si riconoscono non appena si trovano assieme

18 Risposte a “Cronaca di un evento”

  1. Aspettavo questo post da quando ho visto spuntare le prime foto su fb e il video. Innanzitutto complimenti e poi di nuovo congratulazioni. Il bagno di folla alla prima presentazione è più di un buon augurio! E poi ho scoperto che siamo molto simili, anche io attraverso le fasi che hai nominato dalla trance, alla pulizia maniacale, alla calma piatta! Che dirti se non di raccogliere presto i frutti della tua fatica e che non vedo l’ora di leggerlo? Ancora un tributo a questa nuova esperienza.

    1. Lo so cara Nadia, mi segui con tanto affetto, anch’io ricambio. Ho sentito molto la tua partecipazione, proprio prima di iniziare, pensa, mi tornavano alla mente le parole che mi avevi inviato in un commento e cioè di vivere tutto con lo spirito giusto. Credo anch’io che siamo simili e non solo per la gestione delle emozioni, ti sento molto vicina nella sensibilità. Grazie di cuore per l’augurio, spero che il libro ti arrivi presto, non dovrebbe mancare molto ^_^

  2. Sicuramente un’esperienza che ti ha emozionato positivamente, lo si capisce leggendo nei dettagli il post.
    Per quanto riguarda la domanda finale che poni: quando noi con la passione per la scrittura ci “mettiamo in gioco” sappiamo che quel che scriviamo può piacere o non piacere. Ma se è stato scritto con dedizione, cura e sentimento, sicuramente il tuo librò piacerà,

    1. Grazie Ariano, l’esperienza è di quelle forti che toccano nel profondo e che lasciano un ricordo indelebile. Spero tanto, Ariano ^_^

  3. Una giornata intensa e di certo indimenticabile. In un certo senso una sorta di battesimo per il tuo romanzo, che è entrato in contatto con il mondo per la prima volta, perlomeno in modo tangibile. Penso che il distacco sia una fase necessaria, triste ma anche piena di soddisfazione. Senz’altro puoi andare fiera di questo tuo bellissimo debutto.

    1. Grazie Maria Teresa, è stato un “battesimo” emozionante e malinconico come ho scritto. Sai bene cosa si provi a lasciar andare il libro, che è un po’ una propria creatura, da solo nel modo perché cammini con le sua gambe. Ti abbraccio

  4. Che emozione Rosalia leggerti. Non so da dove cominciare! Riconosco quella sensazione di dover lasciare andare il “tuo figlio”, perché l’ho vissuta anche io e le mie emozioni sono state ambivalenti. Ho trovato in rete un filmato YouTube della presentazione e mi sono emozionata. Tu eri bellissima e la tua voce, con quell’incredibile accento toscano, piacevolissima. Molta gente e molte persone che ti volevano bene. La tua esperienza con il corso di scrittura ha senza dubbio lasciato un segno nelle persone che hai incontrato, si sentiva dai loro commenti affettuosi!
    Che dire, sai che ho già letto e che sto preparando una recensione. Ma ciò che voglio dirti subito è che il cuore si sente. Sono felice di averti incontrata. Ah, grazie per la citazione, sono felice che le mie piccole idee ti siano state utili 🙂

    1. Grazie Elena, hai seguito tutto, anche i video! Sono felice anch’io di aver incontrato te. La vita talvolta ci dona incontri inaspettati e importanti e tu sicuramente sei uno di quelli. So che hai già letto il libro e aspetto con trepidazione la tua recensione. Le tue idee sono utilissime, anche il video sul disordine mi ha fatto riflettere molto. Grazie infinite!^_^

  5. Che bella esperienza ci hai raccontato! E che bel pubblico hai avuto, anche… non succede spesso di vedere una simile affluenza alla presentazione di un libro. Quando si crea una così bella energia, non si può che uscirne soddisfatti e rafforzati. Quel filo di malinconia ci sta; in fondo le storie che scriviamo sono un po’ come dei figli. 🙂

    1. Grazie cara, l’evento è stato partecipato e bello. Tutto è filato liscio nonostante l’emozione, sono davvero felice. Il libro non è più mio ma sono orgogliosa di come si sta comportando. Un abbraccio

  6. Arrivo tardi ma ci sono.
    Quanta gente! Non è così scontato, tutt’altro quindi sei partita alla grande e ne sono felice. Rapportarsi con un pubblico attento scalda il cuore ma non è facile, le emozioni rischiano di metterci all’angolo con una presentazione nel mio caso magari troppo emotiva, parlando veloce cose così, altri magari hanno il problema contrario.
    Quindi bravissima, come si dice il ghiaccio è rotto!

    1. Grazie Sandra, emozioni a gogo ma stranamente sono riuscita a gestirle abbastanza bene. Qualcuno mi ha persino trovato sciolta e rilassata. In realtà so solo nascondere bene. Grazie per il passaggio.

  7. Cara Rosalia, mi sono sentita emozionata a leggere della tua giornata come se fossi stata là anch’io. C’era tantissimo pubblico, complimenti davvero! Sono sicura che le emozioni di questa presentazione ti accompagneranno a lungo.

    1. Grazie Giulia, ammetto che parlare a tutte quelle persone mi ha lasciato una sensazione intensa e duratura. Un abbraccio;)

  8. Eccomi, anch’io arrivo tardi (causa GDPR ho lasciato indietro parecchie blog-letture!)
    Che emozioni, e quanta gente!! Un inizio col botto. E nel mentre che commento sto ascoltando la tua voce dall’intervista video di Regini. Brava, applauso. Il libricino è qui e verrà in ferie con me! 😉

    1. Grazie Barbara per esserci sempre! Non esistono scadenze quando si tratta di partecipare alla gioia o al dolore di qualcuno, te ne sono grata. Quel video è stato fatto sull’onda emotiva della presentazione, in realtà avrei dovuto dire molte altre cose e in modo più preciso, ma purtroppo la spontaneità ha il suo tributo da pagare:))

  9. Ma è una cosa straordinaria! Complimenti di cuore, ignoravo. A questo punto non mi rimane che leggerti ^_^ La cosa che mi colpisce di te è la grande umiltà e la tenerezza con cui racconti un evento che suppongo sognino in tanti. Traspare una bella persona, desidero seguirti con più attenzione.
    Un abbraccio sincero e ancora brava,

    Irene

    1. Grazie Irene, benvenuta nel blog! Non mancheremo di approfondire la nostra conoscenza,ora che ci siamo scoperte, io trovo che il tuo blog sia un’oasi di poesia, scrivi in modo meraviglioso. Lo dico di cuore^_^

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