“Baciami” 2° racconto prescelto

fantasy-planets-1440x900L’autore del 2° racconto prescelto, Alfyfran, interpreta la traccia “La rivelazione”, con un dialogo serrato e una trama originale. Nel quadro di una ambientazione fantascientifica, propone una riflessione attuale, se  il concetto di morale non sia ridotto a mero moralismo.

«La luna» disse Bob, «mi sembra così»

«Così come?» gli chiese Fred dalla postazione al computer.

«Non so. Non trovo l’aggettivo».

Fred chiuse il programma e raggiunse il compagno all’oblò: «È che l’hai sempre vista dal basso».

«Sì, dev’essere questo».

Fissarono il panorama in silenzio, poi Fred sussurrò: «Vieni, ti faccio vedere il resto dell’astronave».

«No, non credo sia il caso… ».

«Rilassati, Bob. Tu sei un Commissario d’Ispezione e io sono il Capitano, perché dovremmo destare sospetti?».

«Lo so ma… ho paura».

Fred gli cinse la vita con una mano: «L’equipaggio non baderà a noi».

Bob si ritrasse «Hai chiuso la porta?».

«Certo».

«Allora baciami, ne ho bisogno».

Dalla postazione a terra, Spencer osservava la scena mangiando un panino. Quando i due si baciarono, ebbe un sussulto e sputò il boccone sul pavimento. «Gambler!» urlò «Vieni subito qui».

Un ufficiale si precipitò nel bunker: «Comandi Generale!».

«Guarda» Spencer indicò il monitor «l’avevo detto io! Non sbaglio mai su queste cose».

Gambler sgranò gli occhi «Che passione!» commentò. Poi chiese: «Sta registrando, signore?».

«Ci puoi scommettere! Adesso abbiamo le prove: siamo autorizzati a procedere».

«Devo dare l’ordine subito, signore?».

«Cosa vuoi aspettare, che si spoglino?».

«Nossignore!».

«Muoviti allora! Io rimango qui a godermi lo spettacolo».

«Signorsì, signore» rispose Gambler, e uscì dal bunker.

«Ho un presentimento» disse Bob staccandosi da Fred.

«Di che genere?» chiese Fred.

«Non saprei. Forse dovremmo aprire la porta, se scoprono che ci siamo chiusi dentro… ».

«Basta con queste paranoie» protestò Fred, «nessuno oserebbe entrare senza bussare e poi… ». Le ultime parole furono coperte dall’urlo di una sirena mentre, dagli altoparlanti, una voce robotica partì a ripetizione: « ALLARME, ALLARME, EVACUARE SETTORE DI POPPA, EVACUARE SETTORE DI POPPA… ».

«È il nostro settore!» urlò Bob «Cosa succede?».

«Non ne ho idea» rispose Fred «ma dobbiamo uscire da qui».

Si precipitarono alla porta: «Non si apre!» ringhiò Fred strattonando la maniglia. La sirena ululava, gli altoparlanti gracchiavano e Bob si tirava i capelli.

«Vieni a vedere, Gambler!» urlò Spencer da terra «Starnazzano come anatre!»

L’ufficiale entrò, soffocò un sorriso e disse: «È appena arrivata la richiesta d’aiuto, signore».

Il Generale annuì: «Hai attivato l’allarme solo nella loro stanza, vero?».

«Certo, signore. Nessun altro può sentirlo».

«Bene! Hai anche preparato il teletrasporto?».

«Signorsì».

«Allora muoviamoci, prima che crepino d’infarto».

Fred sedette accanto a Bob sul pavimento: «Calmati» gli disse all’orecchio «Ho inviato un SOS alla postazione di terra. Ci tireranno fuori».

«E come?» chiese Bob fra le lacrime.

«Con il teletrasporto».

«Ma è una tecnologia a disposizione solo del Re e dei suoi Generali».

«Non lasceranno morire un Capitano di incrociatore. Manderanno un generale a salvarci».

«Lo spero, Fred. Ho paura».

In quell’istante, l’allarme cessò e un alone ellissoide si disegnò sul pavimento al centro della stanza. Appena lo vide, Fred gioì: «Alzati!» disse «Cosa ti dicevo! Stanno arrivando».

«Vuoi dire che… ».

«Sì, è il segnale del teletrasporto».

Bob non fece in tempo a issarsi in piedi, che due uomini si materializzarono davanti ai suoi occhi.

«Mi chiamo Spencer» si presentò il primo «sono il Generale di Distretto. Lui è Gambler. Siamo qui perché avete violato il Codice di Moralità dell’Impero».

«No» gemette Bob «ci hanno scoperto!».

«Esatto» si intromise Gambler «abbiamo filmato tutto».

Fred abbassò gli occhi: «Dunque, ci stavate spiando» concluse.

Il Generale annuì, poi si guardò intorno, sembrava infastidito dai neon: «Capitano» disse a Fred «abbassi le luci e apra il pannello del soffitto».

Fred non capiva, ma eseguì. Sulle loro teste si dischiuse una visuale mozzafiato: Giove, Saturno e Venere sembravano a un passo da lì, mentre milioni di stelle brillavano come fiaccole a festa.

Il Generale emise un lungo sospiro, poi, rivolgendosi a Fred, disse: «Non è romantico?».

Fred rimase spiazzato, ma rispose: «Signorsì, signore!».

«Niente formalità, Fred» disse il Generale «nessuno ci sta spiando, adesso».

Nello stesso momento, Gambler si avvicinò a Bob sussurrando: «Sei carino, sai?».

Bob e Fred sgranarono gli occhi.

Poi il Generale si avvicinò a Fred, gli accarezzò i capelli e disse : «Baciami».

«Baciami» sussurrò Gambler a Bob.

Profilo biografico dell’autore

Alfyfran è papà di due maschietti di cinque e due anni. Predilige la lettura lenta, le frasi intelligenti e ricche di significato. Ama anche scrivere, ma lo trova estenuante.
Ha un blog (www.luthercaleb.blogspot.com) di racconti, storie e opinioni. Scrive articoli per riviste e blog. Dice di sé: “Se solo ne fossi capace, completerei un romanzo”.

 

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Pubblicato da Maura Puccini

La gente che piace a me si trova sempre sparsa qua e là; sono dei solitari... solo che si riconoscono non appena si trovano assieme

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