“Self publisching? Sì, grazie”

98935.jpg.origInauguro il nuovo anno con un post insolito: riporta l’esperienza di un’artista emergente, Paola Zugna, amica del blog, che da poco è entrata nel mondo del sel publisching.

Paola fin dall’infanzia ha sentito una forte spinta a leggere e studiare poesia, un genere che ha sempre prediletto.
Solo da adulta, dopo essere stata selezionata per una raccolta collettiva di poesie, ha potuto mettere a fuoco il proprio talento. Nel 2013 nasce la sua prima opera da autrice dal titolo: “Frammenti di Paola, confusione d’amore”.
Di seguito pubblica con la casa editrice Kimeric di Messina la seconda opera: “Frammenti di Paola, l’amore ricomposto”.
Poi la terza opera a totale carico della casa Editrice MJM di Milano dal titolo: “Frammenti di Paola, tormentato amore”, per intraprendere infine la strada del #self publisching con ilmiolibro.it di Repubblica in collaborazione con Feltrinelli. Le opere in self publishing sono due: “La favola del mio lupo” e “Pensieri con immagini”, uscito da poco.

Paola Zugna ha  potuto verificare per esperienza diretta le tre strade che uno scrittore o un poeta hanno di fronte: la pubblicazione a pagamento, la pubblicazione canonica e il self publisching, che è il termine con cui si definisce l’autopubblicazione.

Che differenza c’è tra pubblicazione a pagamento e autopubblicazione? La prima presenta spese notevoli  a carico dell’autore, le quali spesso non sono coperte dalle vendite; nella seconda invece le spese sono minime e l’autore può decidere in totale autonomia come presentare la propria opera senza alcuna intromissione da parte dell’editore.

“È un’esperienza divertente perché ti permette di capire come si fa un libro! Inoltre vedi la tua opera prendere forma in breve tempo e ciò è esaltante. Ho avuto belle soddisfazioni dovute anche alla serietà dell’organizzazione de imiolibro.it che può contare sulla catena distributiva di Feltrinelli e sulla community che segue  e commenta le opere in vetrina.”

Naturalmente il sogno di Paola, e di tutti noi che amiamo scrivere, rimane quella di essere scelti e pubblicati da una Casa Editrice: “Sapere che c’è qualcuno che si prende cura di tutto al meglio, è rassicurante oltreché gratificante. Un’emozione senza pari”, la definisce Paola.

Eppure è così difficile realizzare questo sogno a causa delle enormi problematiche in cui versa l’Editoria nazionale, che sta diventando quasi un’utopia.

Ecco perché la scelta del self publisching, essa è una valida soluzione al desiderio di far conoscere le nostre opere. Oggi , anche grazie alle potenzialità del #Web, è una strada che può portare alla ribalta autori meritevoli che altrimenti rimarrebbero sconosciuti.

“Scrivete e portate le vostre parole agli altri. Ricordate che i vostri pensieri passano e se non li fissate, non torneranno più!

Insieme al prezioso consiglio di Paola Zugna, la sensibile autrice che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, lascio come augurio per questo nuovo anno un invito personale: scrivete tanto e fatevi conoscere!

Grazie amici per averci seguito fin qui.

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Pubblicato da Maura Puccini

La gente che piace a me si trova sempre sparsa qua e là; sono dei solitari... solo che si riconoscono non appena si trovano assieme

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