Ho iniziato a scrivere quando sono stata in grado di dire la mia sul mondo….
Ho iniziato a scrivere quando sono stata in grado di dire la mia sul mondo. A otto anni. Il fattore scatenante, la lettura di un libro: Piccole Donne. La storia era così avvincente che divenne il mio pensiero fisso per giorni. Finito di leggere, decisi di diventare una scrittrice. Non avevo dubbi. Un po’ per spirito di emulazione nei confronti di Jo March, una delle sorelle, innamorata della scrittura; un po’ perché sentivo di avere tante cose da raccontare.
Siamo al cuore del tema: scrivere serve, in primo luogo, per raccontare qualcosa.
Anche in questo momento, lo sto facendo.
Alla lunga diventa un’esigenza, come mangiare o bere. Si può smettere di farlo? No, così non si può smettere di scrivere, sarebbe come spegnere di colpo l’anima.
Scrivere è anche rispondere a un richiamo profondo, alla stessa stregua di chi prova a dipingere un quadro, o a comporre un brano musicale, piuttosto che a dare forma a una scultura. E’ il richiamo del talento naturale che abbiamo dentro e al quale spesso voltiamo le spalle.
Scrivere infine è richiamare in noi le emozioni spese la prima volta che si è provato a farlo. Ne è scaturito un piacere dolce e appagante che si vuole riprovare di nuovo.
Si potrebbero trovare molti altri significati dello scrivere e dare loro una gerarchia completamente diversa. Questo è il mio modesto parere, ora aspetto il vostro!
.
Isola d’elba vacanze mondadori rizzoli pennablu
Le persone offrono molteplici scuse: troppo poco tempo, pigrizia, la sensazione di trovarsi così tanto
indietro che sia impossibile recuperare.
La vita è così piena di straordinarie lezioni che potrebbero offrire ai nostri figli delle straordinarie
prospettive.
Un uomo potrebbe quasi considerare di non aver vissuto affatto se dimentica del tutto di aver vissuto.
In fondo, nella vita ogni cosa può insegnarci una lezione..e tu lo fai scrivendo la vita in modo autentico..SEI BRAVISSIMA e sono orgogliosa di averti come sorella!
Graziee troppo buona!