“Risultati? Preferisco parlare di ricordi ed emozioni” Intervista


macchina da scrivereUn’ospite importante, Annarita Faggioni, “anima ispirata”, come è stata definita dagli addetti ai lavori, scrittrice e blogger vulcanica, fondatrice del blog “Il piacere di scrivere” nel 2011, penna di 4writing, ha accettato con incantevole disponibilità di rispondere alle nostre domande. Dallo scambio, ne è nata un’intervista interessante che fa luce sugli aspetti più complessi del “blogging”.

Ecco le sue parole in esclusiva per noi:

Cara Annarita, perché ha senso un blog di scrittura? In che misura può avere spazio nel vasto oceano d’Internet?

Ciao Rosalia e grazie per avermi concesso questo spazio. Il blog è un vasto progetto: se si intende fare qualcosa che è già online, effettivamente non ha senso. Contrariamente, se si ha un’idea originale o un modo alternativo di aiutare gli autori (che poi è il primo target di un blog di scrittura), in un tempo dove la cultura scarseggia non si può che apprezzare l’impegno di chi si cimenta nell’impresa.

Personalmente, mi trovo obbligata a dissentire sulla definizione del mio blog “Il Piacere di Scrivere” come blog di scrittura. Il blog è sempre stato un portale di letteratura, mentre un blog di scrittura presuppone esercizi a tema, già trattati da esponenti come Eleonora Lo Iacono di Scripta Volant e Roberta Zanella di Copywriter Input. Si tratta di esperienze che consiglio di seguire per apprendere le tecniche necessarie per la propria scrittura.

Sei soddisfatta dei risultati ottenuti?

Risultati? Preferisco parlare di ricordi ed emozioni. Sono felice e onorata di aver avuto ben due occasioni di scrittura a più mani con i miei utenti (esperienze che hanno portato alle pubblicazioni nazionali con Fabbri Publishing) e quando ognuno di loro trova, se pur in via indirettissima, la propria realizzazione dal blog, non posso che gioirne di riflesso.

Essere soddisfatti significa accontentarsi e io non mi accontento mai.

Rispetto agli obiettivi di partenza hai cambiato linea?

Sì, con il “Nuovo Corso”: siamo partiti come ponte tra autori ed editori e ora facciamo letteratura. Un salto faticoso, a tratti forse troppo ambizioso, ma sono in troppi a fare promozione e troppo pochi coloro che si occupano di chi ci leggerà nei secoli a venire.

Come organizzi il piano editoriale del blog?

Ammetto di non disporre di un piano editoriale statico, ma di calendarizzare gli appuntamenti in modo che nessuna sezione resti scoperta, offrendo contemporaneamente un contenuto sempre nuovo ogni giorno. Non mancano gli appuntamenti fissi: i miei utenti sanno, per esempio, che ogni Mercoledì ci sono i concorsi gratuiti.

Mi avvalgo del tool presente su 4Writing per il piano editoriale (rimando lì per i consigli) e del plugin di WordPress free WP- Calendar.

Quante ore dedichi quotidianamente alla gestione del tuo blog?

Non le conto, quindi non so rispondere a questa domanda. Quando c’è bisogno di me, ci sono.

Tu nasci scrittrice, hai pubblicato una raccolta di poesie in cartaceo nel 2011 e una raccolta di racconti nel 2013. Un blog può essere una fucina di idee per la scrittura creativa?

Sì, attualmente sono in attesa di risposta da parte di un’importante realtà editoriale specializzata nei sottogeneri dell’horror e non solo. Il blog è una palestra inconsapevole e quello che si riesce a fare scrivendo quotidianamente ha del sorprendente. In alcuni casi, nemmeno ti riconosci. Si tratta di una sensazione strana, ma interessante.

In che misura la scrittura per il web è simile alla narrativa?

Sono simili come un tema scolastico è simile alla tesina di fine anno. Sono in prosa. Stop. Ne ho parlato anche qui su 4writing.it quando si è trattato di fare la differenza tra un saggio breve e un post di blog. La diversità è data da:

  • Regole di base. Un racconto deve avere dei personaggi e una trama, non per forza un messaggio da dare. Un post di blog deve trattare un argomento in modo approfondito, ma fruibile, cogliendo tutti i punti di vista, ma rendendosi anche visibile sui motori di ricerca.
  • Obiettivi. Un racconto può anche non avere obiettivi, un post sì, altrimenti è inutile.
  • Target. C’è una bella differenza tra lettori e utenti, che non va mai sottovalutata.

Nondimeno, una persona versatile riesce a usare le figure retoriche anche in un post, per veicolare in maniera più significativa il proprio messaggio.

Tre consigli per i blogger della prima ora come me e per quelli che invece vorrebbero ma non hanno ancora trovato il coraggio di buttarsi.

Ok, partiamo da chi ha già aperto, anche se da poco:

  1. User-friendly. L’utente prima di tutto: grafica accattivante e attenzione a chi approda dal blog da Mobile (cellulari e tablet, per dirla terra terra).

  2. Social Network. Indispensabili per un blogger sono: Facebook, Twitter e Google Plus. L’identità si forgia sui social e anche il brand. Le altre piattaforme le consiglio in base alle esigenze del blogger e sicuramente dopo un’attenta valutazione dei pro e contro (io, per esempio, non sono su Foursquare).

  3. Originalità. Vanno benissimo i cosiddetti “Post evergreen”, ma poi devi dimostrare cosa sai fare.

Per chi, invece, non sa se vale la pena aprire un proprio portale online o no, consiglio l’articolo di Alessia Savi su StarrifyDesign. Ecco, nel frattempo, i miei tre consigli:

  1. Non tutti saranno con te. Questo vale per qualsiasi ambiente di lavoro. Il Web sembra tutto bello e tutti sembrano disponibili e pronti ad aiutarti, ma con il tempo imparerai a distinguere chi è davvero importante e chi, invece, con tutta la professionalità del mondo, non vale la pena di ascoltare. Bisogna metterlo in conto.

  2. Social, social, social. Inizia a darti un’identità e a crearti una nicchia. Se avrai un seguìto, potrai andare avanti. Il problema rispetto a quattro anni fa è che siamo oggettivamente troppi e si va a gomitate. Devi essere certo di te e delle tue capacità (pur restando umile), solo così avrai un blog abbastanza forte da reggere.

  3. Crea un contatto. Gli utenti devono poterti contattare: una pagina “Chi siamo” e una “Contattaci” sono obbligatorie.

Ringrazio Annarita Faggioni per aver dedicato tempo e attenzione a Scrivere la vita blog, una realtà piccola e poco conosciuta, con la speranza che il suo esempio ci sproni a perseverare.

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Pubblicato da Maura Puccini

La gente che piace a me si trova sempre sparsa qua e là; sono dei solitari... solo che si riconoscono non appena si trovano assieme

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