I 10 propositi dello scrittore

Kulikov_Writer_E.N.Chirikov_1904L’inizio del nuovo anno consegna a ciascuno il pacco dei propositi: cosa fare quest’anno se la salute lo permette?

Chi scrive non può esimersi dal pensare in senso generale alla propria attività, saggiarne le potenzialità o intravvederne gli sbocchi. Chi meglio di colui che scrive sa quanto sia importante una pianificazione? E chi più di colui che ama scrivere desidera farlo in modo sempre più efficace?

Scrivere è incidere in modo indelebile la realtà, lasciare un segno, dare voce ai pensieri più reconditi. Vi sembra poco?

Ecco allora i 10  propositi dello scrittore, scoperti e raccolti per voi come approfondimento e motivazione a scrivere sempre di più e meglio.

1°- Leggere ogni giorno.  È un proposito basilare, consiste nel dare alla lettura la sistematicità di una vera occupazione. Lo scrittore non legge per diletto, lo fa per mestiere. Sceglie di leggere solo quello che gli può essere utile in quel momento, va alla ricerca di influssi, di parole chiave, di alchimie, non di idee. Quest’ultime sono la sua materia e ne ha in mente di continuo. Per riportarle in modo lucido deve poter contare sulle parole. 

Le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste (Carver

2°- Scrivere ogni giorno. Sembra un proposito scontato. No, non lo è. Molti non ritengono importante scrivere ogni giorno. Invece l’esercizio costante forgia lo strumento e affina la tecnica. Quanto scrivere? Almeno 700 parole al giorno che equivale in difetto alla lunghezza del presente scritto.

Scrivere un po’ ogni giorno, senza speranza e senza disperazione (I. Dinesen)

3°- Ricercare l’accuratezza. Riguarda il mettere a fuoco lo stile, cioè il particolare modo di interpretare il mondo in una forma che è propria di uno scrittore piuttosto che di un altro. L’accuratezza nello scrivere è l’obiettivo principale e il dovere di uno scrittore. Da sola non è sufficiente a fare di un autore, uno scrittore di successo, ma lo pone sulla buona strada.

Una fondamentale accuratezza d’espressione è il solo e unico principio morale della scrittura (E. Pound)

4°- Sperimentare. Equivale a cercare di fare cose nuove, non a porsi sulle orme di altri, né a fare dello sperimentalismo, scrivendo in modo artefatto. Scoprire in modo autonomo nuove strade e farle proprie. Sperimentare costa sangue e fatica, significa mettersi in discussione. Il risultato se non sarà straordinario, sarà unico.

I veri sperimentatori rendono tutto nuovo (E. Pound)

5°- Approfondire la grammatica. Se non si ancora provveduto a farlo, non rimandare oltre. La scrittura non può prescindere dalla grammatica. Lo scrittore assume sicurezza nell’uso dello strumento, se può contare su solide conoscenze morfosintattiche e si prende cura di ogni più piccolo aspetto formale del testo.

Mi rendevo conto di aver concluso un racconto quando, rileggendolo, mi sorprendevo a togliere delle virgole, poi lo rileggevo e rimettevo le virgole al loro posto. (E. Connol)

6°- Completare un romanzo. È arrivato il momento di pianificare un’opera più complessa. Abbiamo all’attivo diversi racconti brevi, quest’anno si deve osare e pensare in grande. Il nostro obiettivo ora è una storia di 70.000 parole. Per concluderla basterà rispettare il secondo proposito per 100 giorni. E lasciarsi andare.

Quando ho cominciato a scrivere quel racconto non sapevo che a un certo punto ci sarebbe stata una laureata con una gamba di legno… Non sapevo che un venditore di Bibbie avrebbe rubato quella gamba di legno, ma quando l’ho scoperto, ho capito che sarebbe stato inevitabile. (F.O’Connor)

7°- Tirare fuori il manoscritto. Se invece il romanzo c’è già ma lo si tiene riposto nel cassetto, è arrivato il momento di farlo conoscere. Le nostre parole non raggiungono alcuno scopo se nessuno le leggerà. Cominciamo con la partecipazione a un concorso nazionale e poi contattiamo alcune Case Editrici, non più di due o tre alla volta, per evitare inutili dispersioni.

8°- Far valutare il manoscritto. Se non sfonda, nonostante tutti i tentativi fatti, non è solo questione di fortuna.  C’è qualcosa che non funziona e non si riesce a comprendere bene cosa sia. È arrivata l’ora di farlo valutare da un gruppo di lettura o in una community di scrittori, oppure rivolgendosi a un editor professionista. Individuare quello che non va e cambiarlo è un obiettivo primario .

Gli altri scrittori possono aiutare a tenere sulla buona strada uno scrittore alle prime armi. (Carver)

9°- Non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi. Lo scrittore sa che la sua strada è costellata di delusioni e fallimenti e pochissime soddisfazioni. Basterà ricordarlo spesso e scegliere di perseverare. Chiunque segua una vocazione prima o poi avrà la tentazione di mollare tutto. Ricominciare sempre, ogni giorno.

10°- Sperare. Lo scrittore spera sempre. Per sempre. Cosa? Che ciò che ha scritto illumini in un attimo la coscienza del lettore e si insedi in lui.

Poi, dopo aver ripreso a respirare normalmente, ci ricomporremo, tanto come lettori che come scrittori, e passeremo alla prossima occupazione. La vita. (Carver)

Vi consegno i dieci propositi dello scrittore, perché accompagnino le vostre faticose giornate.  Fate che questo nuovo anno sia carico di scrittura.

829 parole

 

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Pubblicato da Maura Puccini

La gente che piace a me si trova sempre sparsa qua e là; sono dei solitari... solo che si riconoscono non appena si trovano assieme

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